Il MEF e le norme di prima applicazione!

   

 

Si è tenuto, nella giornata di ieri, l’ultimo di tanti incontri per l’applicazione/ definizione del Titolo III del CCNL 2019-2021 – Ordinamento Professionale – che comporta un nuovo modello classificatorio del MEF; nello specifico l’Accordo sottoscritto riguarda l’attuazione dell’art.18 – Norme di prima applicazione.

Ricordiamo come il CCNL vigente abbia individuato 4 nuove Aree (Operatore, Assistente, Funzionario, Elevate Professionalità), al posto delle 3 attuali.

All’interno di dette Aree sono stati successivamente individuati per il MEF 3 Ambiti di competenze professionali: Ambito giuridico/amministrativo/gestionale, Ambito economico/finanziario/contabile, Ambito tecnico/informatico.

All’interno dei suddetti Ambiti sono state determinate le Famiglie Professionali.

Il dibattito ai tavoli si è incentrato molto sul numero delle Famiglie Professionali. Se da un lato un numero più alto (fino a 5 nell’Area dei Funzionari ex terza) rappresentava forse riconoscere un numero maggiore di specifiche professionalità ricoperte all’interno del MEF, dall’altra si rischiava di rendere più difficoltosi e stringenti i passaggi d’Area per il personale e meno agevoli eventuali passaggi da e verso altre Amministrazioni.

Al termine dei ragionamenti svolti nei diversi incontri si è giunti i ad un compromesso che ha portato alla riduzione a 4 del numero delle Famiglie nell’Area dei Funzionari, a 2 in quella degli Assistenti, a 1 in quella degli Operatori, mantenendo le 5 in quella delle Elevate Professionalità.

Compromesso che permetterebbe alla Nostra Amministrazione di essere comunque fortemente competitiva verso l’esterno e a sua volta non imbriglierebbe i paventati passaggi tra le Aree, così come quelli tra una Famiglia e l’altra o tra un’Amministrazione ed un’altra.

L’Accordo prevede altresì, per il transito tra una Famiglia e un’altra, un generico “accertamento del possesso delle competenze professionali….”, e sarà dunque oggetto dei prossimi incontri entrare nel merito dei criteri e dei requisiti richiesti.

Tutto l’impianto dovrà consentire il maggior numero dei passaggi possibili ai colleghi che da una vita aspettano il giusto riconoscimento della propria professionalità acquisita negli anni.

Noi siamo sicuri che l’acquisizione e la relativa valorizzazione delle specificità/professionalità possedute possano essere il punto di forza dei dipendenti pubblici. Ogni strumento, quindi, atto a valorizzare le proprie attitudini, le proprie specificità va valutato con spirito critico, per applicarlo nei migliori dei modi, ma non rifiutato a priori.

Abbiamo sempre creduto che i dipendenti pubblici non siano tutti uguali per professionalità e rendimento, ma se correttamente valorizzati sanno dare il meglio di sé.

L’Accordo in questione forse non rappresenta la perfezione ma, partendo dal documento proposto inizialmente dall’Amministrazione, tanto è stato fatto per arrivare ad un percorso valorizzante del Personale MEF.

Nota di merito è l’aver strutturato l’Area delle Elevate Professionalità riconoscendo, di fatto, il MEF la presenza al proprio interno di Figure Professionali realmente Apicali ed altamente Professionali.

Dare un possibile percorso di crescita a tanti colleghi è un atto dovuto non una delle solite regalie.

Il merito tende a coincidere con la manifestazione del talento, con il compimento degli sforzi e con il raggiungimento dei risultati.

Roma, 15/12/2022

                                                                                                                Il Coordinatore Nazionale
                                                                                                                        Walter Marusic

 

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