-16 giorni alla fine dello Smart working……..

 

 

Passa il tempo, cambiano i Governi, ma la questione Lavoro Agile resta lì sospesa a mezz’aria.

Sembra infatti che tutte, o quasi, le Amministrazioni siano in attesa di un sussurro,  un’indicazione, una Direttiva da parte del Dipartimento della    Funzione Pubblica in materia.

Perché un conto è dire, petto in fuori, che le Amministrazioni hanno dimostrato di sapersi adeguare camaleonticamente al Lavoro Agile derivante dalla Pandemia, migliorando anzi gli standard dei servizi resi ecc. ecc., altra cosa è prendere atto che il futuro ci sta bussando alla porta ed in maniera sempre più prepotente.

Il Futuro (anzi forse è già superato) ci sta dicendo chiaramente che il modo di espletare le attività di lavoro sono altre, che, se non sostituiscono del tutto quelle attuali, sicuramente le affiancano.

Telelavoro, co-working, smart working e quant’altro sono modalità di lavoro ormai già ampiamente utilizzate in tantissime Amministrazioni, pubbliche e private, che sicuramente vanno regolamentate al meglio ma si devono dare per acquisite.

Speriamo che il nuovo Ministro della Funzione Pubblica, oltre alle parole incoraggianti in tal senso, dia un impulso più che incisivo a tutte le Amministrazioni e che quest’ultime dimostrino di essere capaci di accompagnare il futuro non facendosi travolgere dallo stesso.

Comprendiamo che, essendosi insediato da “poco”, ci voglia ancora un po’ di tempo, e per questo ben venga la ventilata proroga, anche al MEF, così come già fatto da altre Amministrazioni, ma auspichiamo che sia anche l’ultima  e  che si  sia già iniziato a predisporre linee guida meno invasive per permettere un’attuazione completa di tutte le forme di Lavoro da remoto.

Un punto sul quale ci si aspetta molto è quello relativo al requisito della  prevalenza della presenza in sede, principio da mettere certamente in discussione lasciando l’autonomia gestionale alle singole Amministrazioni.

Il raggiungimento degli obiettivi, la soddisfazione degli utenti nonché il benessere organizzativo dovranno essere i nostri “confini” nei quali muoverci.

I Dirigenti dovranno dimostrare di saper gestire il proprio personale senza dover individuare percentuali di giorni sì e giorni no, ma identificando chi è in grado di lavorare in “altra” sede e chi no.

Il MEF ha già dimostrato, almeno nella maggioranza dei casi, di avere un’alta predisposizione nella gestione “positiva” dello smart working, vedremo se si continuerà il percorso intrapreso anche nelle altre modalità operative o se alcune “peculiarità” Dipartimentali fungeranno da freno alla modernizzazione.

Secondo noi, le due facce della stessa medaglia possono coincidere proprio grazie ad una flessibilità “normativa”; meno si imbrigliano le Amministrazioni meglio sarà per tutti.

Attendiamo la proroga o eventualmente le nuove Direttive in merito.

Il MEF dimostri ancora una volta di essere pronto e speriamo di non arrivare al 30 dicembre come “quelli che son sospesi….”.

Eh sì, il tempo vola….

Roma, 16/12/2022      

                                                                                                   Il Coordinatore Nazionale

                                                                                                             Walter Marusic

 

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