Scatta l’allarme, ma che fa……..
Nella giornata di ieri, verso le 14.15, è scattato l’allarme antincendio del settore comprendente tutti i piani della scala G.
Siamo a fine giugno, è l’ora di pausa per cui c’è poca gente per di più sfiancata dal caldo, per cui se non fosse stato per il gran fastidio nelle orecchie, magari, nessuno se ne sarebbe accorto.
Però qualcuno c’era e si è pure “allarmato”: che fare? Chi chiamare? Esco dal palazzo? cerco uno spazio calmo? Prendo le scale? L’ascensore? Arrivano i Vigili del Fuoco? Scatta il piano di emergenza? Quello di evacuazione? Arriveranno i Nostri eroi addetti alla sicurezza a darci le giuste informazioni?
Avvolti dalle mille domande e dai molteplici dubbi i nostri colleghi, Loro sì veri eroi, non hanno potuto far altro che rimettersi al lavoro consci del rischio che stavano correndo ma imperituri davanti alla necessità di mandare avanti la baracca (MEF).
Sembra la narrazione di un film di Fantozzi ma così non è: trattasi piuttosto della nuda e cruda realtà di uno dei tanti tranquilli giorni di “terrore” che si vivono almeno una volta l’anno qui al MEF.
Come avrete capito nessuna delle domande che si sono posti i nostri colleghi ha avuto una degna risposta dato che verso le 14.30 alcuni operai, armati non di estintore ma di scala che hanno zittito l’allarme staccando un cavo dentro l’alloggio della sirena sopra la porta delle scale et voilà l’incendio è stato domato, stessa attività svolta, chiaramente, per tutti i piani.
Pare che a causare tanto frastuono siano stati degli operai che stanno effettuando dei lavori nel sottoscala, sempre sti operai che fanno casino.
A parte il racconto più o meno “goliardico” di quanto avvenuto resta l’amara considerazione di come nel MEF la sicurezza e la salute siano un argomento fastidioso.
Ancora una volta ci diranno che non è successo nulla, che una banalità ha fatto semplicemente scattare gli allarmi e che, appunto, nessuno o pochi se ne sono accorti.
Quello che continuano a non dirci è che non esiste un piano per l’emergenza, che nessuno conosce (ammesso che ci siano) i responsabili per il Piano di Evacuazione, che nessuno è stato messo nelle condizioni di sapere cosa fare in caso di emergenza in maniera automatica, quasi inconscia.
Per oltre 15 minuti non si è presentato nessuno a dire ai colleghi cosa fare e come farlo, chi avrebbe dovuto aiutare i nostri colleghi disabili ad esempio? Gli unici che si sono visti sono stati i nostri colleghi che giravano senza meta per chiedere ad altri colleghi cosa fare.
È così che si fa prevenzione? È così che si tutelano più di 2000 persone da eventuali pericoli? O pensate veramente che in questo palazzo, così come negli altri utilizzati dal MEF, non possa mai accadere nulla?
Eppure non è passato molto tempo dall’incendio che ha interessato la sede di via Lucania, di quello seppur minore a Piazza Dalmazia, ci ricordiamo bene di come furono gestite le scosse di terremoto di alcuni mesi fa, il Black out di Via XX Settembre, o il problema della mancanza di una barella e del relativo personale specializzato all’uso, quando un collega si è sentito male.
Potremmo continuare con la collega rimasta bloccata nell’ascensore a Piazza Dalmazia che è stata fatta uscire grazie all’allarme diffuso attraverso il proprio cellulare, perché in quella sede non era funzionante un sistema di allarme, per non parlare degli estintori presenti nella RTS di Roma con su scritto “Fuori Uso”.
E della storia infinita “Amianto si, Amianto no” nella sede di Piazza Mastai o delle certificazioni per la sede di Via di Pigafetta, ci fermiamo qui per carità cristiana, sparare sulla Croce Rossa non è mai bello.
Ammesso che sia della Croce Rossa e non dei musicisti del Titanic che suonano tranquillamente mentre la nave affonda, di quello di cui che stiamo parlando!
Ce lo dica Lei Dott. Ferrara, quale ruolo intende rivestire nel MEF per quanto riguarda la sicurezza e la salute dei Suoi collaboratori o magari Le basta aver individuato altri Responsabili (RSPP, ASPP, Dirigenti, Direttori……).
Su questa materia ci si può, forse, scherzare con un comunicato scritto da noi, ma non nella vita quotidiana, non quando si parla di Esseri umani di padri e madri di famiglia, che non chiedono altro di poter Lavorare in luoghi SICURI.
Tanto per…. diamo per scontato che i cavi di cui sopra, staccati per spengere l’incendio, siano stati immediatamente riattaccati, giusto Dott. Ferrara?
….Amo la vita più che mai appartiene solo a me voglio viverla per questo!
Coordinamento MEF
Walter Marusic