RTS Roma: viene prima il benessere o la sicurezza? Forse, lo stress da lavoro correlato!
Non c’è pace per i colleghi della RTS di Roma ubicati presso la sede di piazza Mastai a Roma: altro che Benessere lavorativo!!!… Piuttosto tanto stress da lavoro correlato.
Tutto ebbe inizio nel corso del 2017, quando ci fu il trasferimento dalla sede di Via Parboni che spacchettò in due la RTS di Roma creando non pochi problemi sia al personale che all’utenza. Successivamente fu effettuato uno spostamento “interno” alla sede di Piazza Mastai; ed ora, “altro giro altra corsa”, un ulteriore spostamento “interno” sempre nella sede di Piazza Mastai.
Così, dopo aver combattuto con il problema amianto, ora si riscontrano diverse criticità in quelle che dovrebbero essere le nuove stanze, adibite sia ad archivi che ad uffici veri e propri, e che finora erano utilizzate dal personale dell’ADM esclusivamente come archivi.
Abbiamo di recente effettuato un approfondito sopralluogo accompagnati dal Referente della sicurezza dei Lavoratori con il quale abbiamo constatato, tra le altre cose:
- impianti di condizionatori mal funzionanti in alcune stanze (non idonei a refrigerare gli ambienti in cui sono installati);
- alcune unità esterne degli stessi (sicuri ricettacoli di sporcizia) fissati alle sbarre di protezione davanti alle finestre degli uffici: assolutamente da togliere da quella posizione;
- split collegati sulla parte alta della parete in stanze basse con conseguenza che il getto d’aria prodotto viene riflesso dal soffitto direttamente sugli occupanti della stanza: indispensabile posizionare a terra detti split;
- uffici con finestre sottomisura rispetto all’ampiezza delle stanze, al punto che il personale dovrà tenere perennemente le luci accese anche in giornate di sole pieno!
- locali con pavimentazione disconnessa e poco stabile, che in alcuni casi si ripercuote sulla non perfetta chiusura delle porte di accesso;
- unità esterne dei condizionatori nonché davanzali ricoperti da escrementi di piccioni presenti in numero elevato: si reputa indispensabile l’installazione di dissuasori, zanzariere alle finestre e tettoie sopra le stesse;
- assenza di un impianto di aerazione/condizionamento lungo tutto il corridoio sul quale si affacciano gli uffici che, essendo privo di finestre, rende di conseguenza problematico un efficiente riciclo dell’aria.
Approfondimento a parte merita il sistema di sicurezza specificatamente correlato alle vie di fuga.
Ne abbiamo localizzata una accessibile solo dopo aver superato non una ma ben due porte tagliafuoco, e già qui potremmo chiudere tutto ed andare a casa…..
Le due porte introducono ad una scala antincendio in ferro, non approfondiamo in questo contesto il discorso pulizia e altro, che conduce ad un’ulteriore porta, con maniglione antipanico e vetro oscurato, rialzata di una decina di centimetri.
Ora possiamo immaginare personale in fuga verso l’esterno che inciampa in quello scalino, tra l’atro neanche segnalato, finendo per essere travolto dai colleghi che seguono.
L’ulteriore aggravante è che, attraversando la porta, ci si ritrova in un corridoietto occupato da differente materiale e soprattutto con la presenza sul pavimento di pozzanghere d’acqua che fuoriesce da colonne di scarico.
A metà di tale corridoio si deve poi proseguire per un altro corridoio perpendicolare allo stesso arrivando, dopo alcuni metri, finalmente all’uscita.
Quanto sopra esposto è stato dettagliatamente fatto presente al Direttore della RTS al quale abbiamo chiesto, sempre insieme al RLS di sede, un incontro al fine di visionare in loco quelli che a nostro avviso (vedremo cosa ne pensano gli Organi competenti, ASL e Vigili del fuoco) sono attività di “messa in sicurezza” da effettuarsi prima di qualsivoglia spostamento del personale.
Riteniamo che, prima di ragionare sulle date nelle quali effettuare il predetto spostamento, vadano risolte le tante questioni aperte riguardanti la sicurezza e la salubrità dei nuovi locali.
Oltre al sopralluogo presso la sede di Piazza Mastai abbiamo chiesto un ulteriore incontro con il Direttore al fine di poter esaminare la documentazione, peraltro già richiesta al Direttore all’Agenzia Dogane e Monopoli, per renderci conto di quanto sia stato messo in atto a tutela dei nostri colleghi.
Vi terremo aggiornati
Roma, 08/09/2023
Per il Coordinamento Nazionale
Walter Marusic – Alessia Notarantonio