MEF: ACCORDI, MA ANCHE NO!

   

 

 Si è tenuto nella giornata di ieri l’ulteriore incontro tra Amministrazione e OO.SS. al fine di proseguire con la discussione sui due Accordi in virtù degli aggiustamenti apportati ai precedenti testi proposti a seguito delle criticità sollevate dai Rappresentanti dei Lavoratori.

Un Accordo riguarda il Contratto Integrativo che regolamenta vari Istituti (Diritto allo studio; Orario flessibile; Pausa; Welfare integrativo; destinazione del Fondo risorse decentrate; Indennità varie); l’altro l’attivazione di una nuova procedura interna per le progressioni economiche orizzontali.

Oltre alla discussione sugli Accordi anzidetti, è stata ripresentata, con alcune modifiche, l’informativa sull’orario di lavoro.

 La nuova disposizione di fatto altro non è che un ritorno al passato pre-pandemia, con la reintroduzione delle “antecedenti” articolazioni orarie.

 L’informativa sull’orario presenta un unico punto di caduta, là dove all’art.3 riporta: “Il Dirigente di ciascuna unità organizzativa, valutate le esigenze funzionali dell’ufficio e tenuto conto della programmazione delle prestazioni di lavoro da espletare in modalità agile, autorizza la tipologia di articolazione oraria proposta dal dipendente”.

Da un punto di vista formale nulla da eccepire, da quello attuativo siamo certi dell’uso “inadeguato” che ne faranno molti Dirigenti (i soliti), per i quali lo Smart Working ed i rientri pomeridiani saranno fonte di tanti mal di pancia.

 Contratto Integrativo: abbiamo in primis rappresentato alla parte pubblica come la mancanza di riferimenti agli Istituti dello Smart Working del Coworking e del telelavoro…., renda lo stesso Accordo monco di una parte rilevante.

Riteniamo, infatti, importante riportare all’interno di un Contratto Integrativo il quadro generale riguardante questi Istituti, che ormai interessano la quasi totalità del personale. Si è aspettato tanto prima di poter mettere mano ad un nuovo Contratto Integrativo, abbiamo il tempo per fare le cose nel miglior modo possibile.

Orario Flessibile: la flessibilità in entrata viene ricondotta, in via generale, alle ore 07.30 – 09.30, per tutto il personale, con possibilità di anticiparla alle ore 07.00, per particolari esigenze ed Uffici.

Destinazione risorse FRD: abbiamo chiesto che oltre alla semplice destinazione del 20% alla contrattazione integrativa di sede venga riconosciuta la possibilità alle sedi periferiche di istituire/assegnare al proprio personale delle specifiche indennità, facendo l’esempio del personale addetto anche al front office o di chi, sempre ad esempio, svolge oltre al lavoro ordinario anche il ruolo di RIT.

Questa richiesta nasce anche dalla mancata voglia del tavolo Nazionale di individuare dette indennità, richiesta non avallata da nessun’altra sigla. In questo modo, mantenendo fissa la quota destinata alla contrattazione decentrata di sede e con le limitazioni imposte, diventa difficile riconoscere la meritocrazia nelle differenti sedi del MEF.

Chissà perché non si voglia mettere mano subito a questa stortura, preferendo rimandare la questione al confronto nell’ambito dell’OPI, che ricordiamo essere un Organismo sì paritetico ma senza alcuna possibilità emendativa se non consultiva e di analisi.

Indennità per la gestione della sicurezza: Abbiamo rappresentato come il peso di tale indennità debba gravare interamente sui capitoli di Bilancio del MEF e non sul Fondo delle Risorse Decentrate; si può fare: si faccia!

Indennità specifiche indennità Area degli Assistenti: abbiamo chiesto di introdurre una differenziazione tra il Cassiere ed il Vice Cassiere, riteniamo pacifico ed evidente che a maggiori responsabilità ed attività vadano riconosciute ricompense diverse a prescindere dall’Area di appartenenza.

L’Accordo sulle PEO: si racchiude, in mancanza di dati, essenzialmente in un “atto di fede” nei confronti dei dati e delle seguenti elaborazioni effettuate dall’Amministrazione delle quali conosciamo solo gli esiti finali.  

L’Amministrazione è rimasta ferma sulla bontà della graduazione della griglia di valutazione proposta che invece a noi convince molto poco, preferiremmo, infatti, fosse adottata quella utilizzata per l’erogazione del FRD.

Ci è stato riproposto un testo di Accordo molto simile al precedente che, a parte alcune modifiche non del tutto soddisfacenti, è più di facciata che reale: minimale valorizzazione dell’anzianità MEF; un restyling del peso dei titoli di studio nell’Area Assistenti; in sintesi non ha proposto rilevanti modifiche.

Vista l’impossibilità di elaborare i dati relativi alle precedenti PEO, ci fermiamo, appunto, ad un “atto di fede”.

Questione importante è quella di non penalizzare quelle colleghe e colleghi che hanno effettuato “numerose” assenze (seppur tutelate da norme di legge, ad esempio la maternità obbligatoria).

Si conferma che i beneficiari delle passate PEO con data 1° gennaio 2022, potranno presentare domanda di partecipazione alle procedure 2024, avendo maturato i due anni di anzianità richiesti.

Prossimo incontro la settimana prossima, come sempre Vi terremo aggiornati.

Roma, 01/10/2024

                                                                                          Il Coordinatore Nazionale

                                                                                                  Walter Marusic

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