La UGL e i conti che continuano a non tornare.
Da quelle poche informazioni che abbiamo potuto reperire da un misero estratto conto si nota qualcosa di contraddittorio.
I soldi per gli stipendi dei dipendenti non ci sono ma…
il 6 giugno vengono pagati € 20.000 a favore di “center” per acconto fattura. E inoltre…
Il giorno 8 luglio vengono pagati altri € 10.000 sempre a favore di “center” per acconto fattura (?). Ed ancora, in piena protesta dei dipendenti…
Il 4 agosto vengono fatti due bonifici. Uno di € 7.518,80 a favore di “center” a saldo, e un altro di € 11.956 a favore di “On Air”.
Insomma, in due mesi e solo da uno dei conti correnti della Confederazione, si è preferito pagare quasi € 50.000 a fornitori (non si sa bene di cosa) che forse un mese o due potevano attendere, piuttosto che pagare, con lo stesso importo, qualche decina di stipendi. Senza contare, come ho fatto notare ieri, che è in giacenza attualmente su quel conto circa € 150.000.
Il problema non sono i soldi che mancano, come ho cercato di spiegare, ma le priorità e le strumentalizzazioni. Una folla che protesta e che se la prende con gli avversari fa sempre comodo e evitando di pagare gli stipendi, come si dice, “con una fava si prendono sue piccioni”.
Penso che sia qualcun altro a dover dare spiegazioni sulla gestione delle risorse della Confederazione, magari partendo anche da più indietro di due mesi, come abbiamo fatto noi.
Fare la cosa giusta è possibile, ma c’è bisogno della volontà di tutte le componenti. E basta con la strumentalizzazione del malessere dei dipendenti, creato ad arte per nascondere altro. Questa situazione si risolve con la buona volontà della parti, non certo con continue prove di forza antistoriche e anacronistiche.
Segretario Generale
Taddeo Albanese