La Direttiva Zangrillo c’è, attuatela!
Come O.S. abbiamo più volte affrontato la tematica relativa alla tutela dei c.d. fragili all’interno del MEF e non solo.
Il fatto che si sia ancora qui a parlarne dopo 4 anni è la riconferma del fallimento di una parte della nostra classe dirigente ed il fatto che si sia in “buona compagnia” non allevia il giudizio negativo, anzi lo amplifica.
Purtroppo non possiamo entrare nel merito delle decisioni prese, per il semplice fatto che nessuna decisione è stata definita e nessuna indicazione, pare, sia stata fornita ai propri Direttori/Dirigenti, creando ancora una volta una “giungla” interpretativa.
Di conseguenza c’è chi fa rientrare il personale in sede, chi proroga lo smartworking in essere, chi conferma 8 giorni e chi no, e chi semplicemente attende indicazioni dall’alto…. da Roma.
E Roma cosa fa?
Attende, non si sa bene che cosa, ma attende!
Siamo arrivati al 15 gennaio, con l’ultima proroga dello svolgimento di norma della prestazione lavorativa in modalità agile, scaduta il 31 dicembre 2023, e tutto tace.
Tutto tace nonostante il Ministro Zangrillo (29/12/2023) abbia affrontato la questione evidenziando “la necessità di garantire, ai lavoratori che documentino gravi, urgenti e non altrimenti conciliabili situazioni di salute, personali e familiari, di svolgere la prestazione lavorativa in modalità agile…..”.
Talmente orientato verso forme di tutela che il Ministro arriva a derogare al criterio della prevalenza dello svolgimento della prestazione lavorativa in presenza, che tanti dubbi e criticità aveva generato.
Lo stesso Ministro ha cercato altresì di togliere dall’imbarazzo le varie Amministrazioni, specificando che: “Nell’ambito dell’organizzazione di ciascuna amministrazione sarà, pertanto, il dirigente responsabile a individuare le misure organizzative che si rendono necessarie, attraverso specifiche previsioni nell’ambito degli accordi individuali, che vadano nel senso sopra indicato”; chiarendo che ogni Amministrazione si debba attivare nell’ambito delle proprie peculiarità e della propria organizzazione e di come spetti ai vari Dirigenti “responsabili” di assumersi le dovute responsabilità.
Cosa è stato attuato di tutto ciò al MEF? Il nulla, solo una semplice riapertura della possibilità di inviare le istanze, ma con le regole dello smartworking “ordinario”, quello cioè che non tiene conto del superamento del criterio della prevalenza in sede, ad esempio.
Possibile che in tutti questi anni, di smartworking derivante dalla pandemia, oltre a tanti ragionamenti, studi ed analisi, nessuno si sia premurato di vedere oltre, di analizzare non il presente ma il futuro dei colleghi c.d. fragili, che sono stati riconosciuti tali da medici e strutture accreditate e non da amici o parenti?
La stessa fragilità che, purtroppo, non è scomparsa il 1^ gennaio 2024, né sparirà spostando in avanti le date di rientro.
Pertanto, o il problema esiste ed allora va affrontato e risolto o non esiste ed allora facciamo rientrare tutte/i!
Come Organizzazione Sindacale chiediamo che non vengano disattese le Direttive di un Ministro, soprattutto quando queste vanno a tutela dei lavoratori e delle loro famiglie, e che vengano diramate le dovute istruzioni operative alla propria Dirigenza nel minor tempo possibile.
Come Confintesa FP saremo sempre al fianco dei nostri colleghi e delle nostre colleghe.
Resista Ministro Zangrillo, resista!
Roma, 15/01/2024
Il Coordinatore Nazionale
Walter Marusic