La Cartolarizzazione e il Sottosegretario, se son rose fioriranno!
Si è da poco concluso l’incontro con il Sottosegretario, con delega al personale, Prof. Polillo per “discutere” del Decreto della c.d. “cartolarizzazione”.
Si è trattato più di un gesto di cortesia che di altro, visto che il Sottosegretario rappresenta un Governo dimissionario in piena campagna elettorale, per cui altro non poteva fare che promettere il proprio interessamento alla problematica in esame.
Dimostrazione della poca valenza dell’incontro sta nell’assoluta mancanza di informazioni portate al tavolo sia dallo stesso Sottosegretario, sia dalla compagine amministrativa, nulla ci è stato comunicato circa lo stato dell’arte del Decreto, oggetto dell’incontro.
Come si possa convocare un tavolo di confronto senza, praticamente, sapere di cosa si dovrebbe discutere, forse un giorno qualcuno ce lo spiegherà.
Il paradosso, di questa situazione, ha avuto il suo massimo splendore quando a conclusione dell’incontro il Sottosegretario ha chiesto alle OO.SS. presenti di fargli pervenire delle memorie riassuntive delle varie criticità riscontrate nel Decreto, visto che: “sicuramente Voi ne sapete più di me, in proposito….”.
Le OO.SS. presenti non hanno potuto far altro che chiedere in primis: informazioni circa il decreto oggetto dell’incontro; il rientro (in forma auto-cautelativa), dello stesso al fine di rivederne i criteri di riparto effettuati, in modo unilaterale da parte del Ministro, e il reperimento di nuove ed aggiuntive risorse al fine di compensare le sperequazioni prodotte dal Decreto stesso.
A questo punto non ci resta che provvedere nel minor tempo possibile ad istruire ed a far pervenire alla Segreteria del Sottosegretario la Nostra memoria sulle criticità riscontrate nel valorizzare il lavoro e le professionalità dei dipendenti del MEF.
Perché quì sta il vero problema, che oggi è si appresentato dalla distribuzione della cartolarizzazione, ma domani lo sarà dall’erogazione del FUA, e poi chissà, visto che in realtà si stanno discutendo le dinamiche di riconoscimento del lavoro prestato e delle relative professionalità dei dipendenti del MEF.
Non ci piace ridurre il tutto ad una guerra tra poveri, ad un tolgo a Te per dare a Lui, apparteniamo alla stessa Amministrazione, siamo confluiti nel ruolo unico, conosciamo e rispettiamo le specificità del singolo Ufficio, delle singole professionalità ma questo non può produrre disparità economiche non ricollegabili a null’altro se non alla fortuna di trovarsi in un Ufficio piuttosto che in un altro.
Se, invece, l’orientamento politico e non solo è questo, chiediamo di prevedere la possibilità di poter confluire negli Uffici riconosciuti come più “valorizzanti” da parte dei colleghi che si trovino in quelli Uffici che per struttura organizzativa sono meno produttivi e quindi meno remunerativi. Se questo comporterà la richiesta continua di mobilità da un Ufficio ad un altro con il solo risultato di bloccare definitivamente il Nostro Ministero, basta non darne la colpa ai dipendenti del MEF.
Vi terremo informati circa gli sviluppi della questione.
Walter Marusic
Coordinatore Nazionale MEF