DPCM recante il Regolamento di organizzazione del MEF!

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Si è svolto nel pomeriggio di ieri l’incontro tra le OO.SS., e i rappresentanti del Nostro Ministero. Ancora una volta la parte politica, proprio quella che in questa fase avrebbe dovuto esserci, ha inteso bene di non farsi vedere.

Parte politica che dovrebbe spiegarci qual è il progetto “reale”, riorganizzazione dopo riorganizzazione, taglio dopo taglio, che si vuole attuare per il MEF e per tutto il pubblico impiego.

Detto questo è chiaro che dall’incontro di ieri non potevano uscire notizie di chissà quali portata, ma piuttosto l’analisi da parte dell’Amministrazione dell’attuazione dei dettami normativi dal DL 95/2012 in poi.

In ogni caso qualche dettaglio aggiuntivo siamo riusciti ad ottenerlo:

La data di “soppressione” delle 10 sedi RTS individuate è stata posticipata di un mese, (31/01/2015), al fine di avere più tempo per gestire la conseguente mobilità agevolando (così almeno dice l’Amministrazione) le scelte di destinazione del personale interessato, diversamente da quanto si sta diffondendo, ad arte sul territorio, che indicherebbe in settembre la data di chiusura delle sedi.

Il previsto “accorpamento” del sistema informatico dei vari Dipartimenti è stato ritenuto non attuabile totalmente, viste le varie peculiarità non facilmente assimilabili;

Nel DPCM in oggetto viene ribadito, all’art. 15 che: “Gli Uffici di Segreteria delle Commissioni Tributarie regionali e provinciali, sono organi locali del Ministero dell’economia e delle finanze e il relativo personale dipende unitamente a quello degli Uffici di supporto al Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria, dal Dipartimento delle Finanze”, ora non resta altro che farlo comprendere ad alcuni Presidenti di Commissioni ed ai corrispettivi Direttori di Commissione, basta poco che ce vò?????

Lo abbiamo detto e lo ripetiamo, in questo momento non si può mettere in discussione la riorganizzazione della Nostra Amministrazione, ma si deve discutere il fine e le modalità di detta riorganizzazione.

 Ci sono sedi con 5 – 6 dipendenti, altre con 13 o 20, il problema non è se vanno chiuse oppure no, il problema è sapere quanto effettivamente si risparmia chiudendole e quali garanzie si danno al personale interessato da tali chiusure e dare del tutto la massima, tempestiva, informazione al personale.

Poiché il “presunto” risparmio non deve essere effettuato sulle spalle dei soliti noti, i Lavoratori di questa Amministrazione, di conseguenza chiediamo e chiederemo, tra l’altro, che il personale non venga costretto a postarsi dal Comune di residenza, ricordando che un abbonamento ferroviario mensile di 50Km costa 60 €.

Siamo sempre più convinti che il “cambiamento” non vada sempre e solo rifiutato ma che vada gestito, prima che qualcuno ce lo faccia subire tout-curt.

Per questo abbiamo apprezzato il lavoro fin qui svolto dal Dott. Tanzi che partendo da una riorganizzazione “obbligata” è riuscito a individuare ed organizzare nuove Funzioni, nuove Responsabilità e di conseguenza nuove articolarizzazioni per la Ragioneria Generale dello Stato.

Finalmente qualcuno ha capito che il “domani” non si può rinviare all’infinito ma che forse è meno invasivo e negativo affrontarlo con nuove idee e nuovi programmi.

Immaginare competenze e funzioni che potrebbero dare nuovi sviluppi ed impulsi alla Ragioneria ed ai Suoi dipendenti non può che essere visto positivamente, l’importante è che al primo posto di tutto questo vengano Sempre messi i Dipendenti del MEF, veri protagonisti di qualsivoglia riorganizzazione.

Aspettiamo di vedere come si voglia realizzare la nuova struttura (regionale/infraregionali), quali competenze saranno potenziate e quali eliminate e come saranno ripartite ma ancor di più come il tutto si andrà ad impattare sul personale.

Sarà Nostra cura vigilare e tenervi informati.

 

 Walter Marusic

Coordinatore Nazionale MEF

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