MEF 20% FUA 2016: Il perché di un NO!
Il 31 ottobre scorso si è tenuto l’incontro per la sottoscrizione dell’Accordo sui criteri di erogazione del 20% del FUA 2016, Accordo che non abbiamo ritenuto accettabile sotto vari aspetti e che di conseguenza non abbiamo sottoscritto.
L’Accordo riporta nella prima parte il riparto di maggiori entrate pari a 94.596,00€, per l’anno 2015, riservate all’incentivazione della produttività del personale coinvolto nelle attività connesse alle convenzioni di pagamento attraverso il sistema NoiPA.
L’Amministrazione ha portato al tavolo due proposte, la prima prevedeva la suddivisione in 70% e 30% delle risorse economiche, senza ulteriore differenziazione tra gli Uffici coinvolti, la seconda invece contemplava una più specifica differenziazione tra i vari Uffici.
La maggioranza della RSU, l’Amministrazione e le OO.SS. firmatarie hanno trovato l’intesa sulla seconda proposta.
Noi su nessuna delle due in quanto riteniamo troppo ampia la forbice tra il 70% e il 30% sulla stessa attività lavorativa.
Siamo da sempre fautori della Meritocrazia e quindi delle differenziazioni tra chi lavora di più e chi lavora di meno, ma tale differenziazione non può basarsi esclusivamente sull’essere assegnato ad un Ufficio/Direzione piuttosto che ad un altro/a.
Abbiamo combattuto per anni affinché le somme della cartolarizzazione non venissero ripartite in base al semplice concetto “chi più incamera più si spartisce”.
Così come, stiamo portando avanti l’idea di eliminare la sperequazione delle indennità di Amministrazione all’interno del MEF, salvo poi….
Salvo poi certificare che un lavoratore merita di più di un altro, ma senza alcuna valutazione oggettiva, senza entrare nel reale contributo fornito dai lavoratori stessi, senza valutare i carichi di lavoro, semplicemente proponendo blocchi di lavoratori uno contro l’altro.
A questo punto chiediamo che almeno non vengano ostacolate le richieste, che potrebbero essere presentate da quei colleghi che non hanno altra colpa se non di lavorare in Uffici “minori”, di trasferimento verso determinati Uffici maggiormente retribuiti.
Tenendo, altresì in considerazione il prevedibile aumento delle attività svolte in convenzione (NoiPa) e del conseguente aumento dei relativi proventi economici, destinati ad alcuni Uffici e magari solo ad essi, non potevamo avallare quanto altri hanno sottoscritto! Se affrontiamo il tema della Meritocrazia siamo i primi a sederci intorno ad un tavolo, se si tratta, al contrario di elargire mance pre-elettorali sulla pelle dei lavoratori tutti, noi a quel tavolo neanche ci avviciniamo.
Ultima considerazione è l’accettazione della scala parametrale proposta dall’Amministrazione, ossia la stessa dell’80%, quello che ci sfugge è il meccanismo che scatta di volta in volta all’interno della stessa RSU interessata.
Ovvero come mai un anno si propone e si sottoscrive una scala parametrale (100-115-130) e l’anno dopo si accetta una scala parametrale Area III F4 – F7: 150; Area III F1 – F3: 145; Area II 130; Area I F3: 115 e Area I F1-F2: 100)?
Ora a parte tutte le considerazioni che si possono fare, soprattutto sul 20% del FUA, su fantomatiche distinzioni di impegno e professionalità all’interno delle Aree, quello che stona maggiormente è che tale suddivisione non venga fatta anche per la seconda Area.
No, non potevamo proprio sottoscriverlo, questo Accordo.
Coordinatore Nazionale MEF
Walter Marusic