PIAZZA MASTAI: LE PROMESSE, TUTTE, DA VERIFICARE!
Si è tenuto ieri pomeriggio, presso la RTS di Roma, il previsto incontro con il Capo Dipartimento, il Direttore della RTS e tutta la filiera della Sicurezza nei posti di lavoro del MEF (Medico competente, RSPP e via discorrendo).
Incontro come sempre tardivo e che si sarebbe dovuto tenere prima che gli animi e la pazienza dei Lavoratori arrivassero al culmine di sopportazione. Questa è purtroppo una brutta e deprecabile usanza del MEF e sinceramente non capiamo quale ne siano i vantaggi.
Detto questo veniamo al punto.
Come previsto, e prevedibile, il Capo Dipartimento ha portato la propria documentazione che certificherebbe che, come abbiamo scritto mesi fa, “va tutto bene, Madama la Marchesa”, per cui dato che Aziende, certificate, abilitate e riconosciute a norma di legge, hanno scritto che sì l’amianto c’è però tutto è sotto controllo, non si ravvisa alcun problema al trasferimento del personale.
La nostra sigla sindacale non è intervenuta volutamente su questa questione, poiché saranno le Aziende che hanno certificato ciò, eventualmente, ad assumersene la Responsabilità essendo, anche per questo, ben retribuite.
La problematica che invece Federazione Intesa ha sollevato al Capo Dipartimento è che, a prescindere dalle certificazioni, la sede di Piazza Mastai presenta delle pesanti criticità che devono essere risolte PRIMA che i colleghi vi si trasferiscano.
Pur condividendo ed apprezzando l’intenzione del Dott. Cioffi di far effettuare un ulteriore sopralluogo a Piazza Mastai, da parte dell’ASL, riteniamo che il MEF debba andare oltre e programmare i lavori di bonifica/sistemazione dei pavimenti e delle porte a prescindere dal suddetto sopralluogo.
Abbiamo incalzato il Dott. Ferrara proprio su questo punto affinché sia presa un’iniziativa a tutela dei Lavoratori in maniera autonoma, perché la sede non è nelle condizioni di ricevere i nostri colleghi.
Al termine del dibattito il Capo Dipartimento ha aderito alle nostre richieste per cui: da una parte il Dott. Cioffi farà effettuare un sopralluogo dalla ASL nel minor tempo possibile e dall’altra il Dott. Ferrara cercherà gli strumenti per far effettuare l’attività di “bonifica” dei pavimenti.
Se poi l’ASL certificherà la pericolosità dell’Amianto presente nei locali di Piazza Mastai si seguirà una procedura “d’urgenza” altrimenti i lavori si effettueranno con risorse “ordinarie”, ma questo a noi poco importa. Quello che abbiamo chiesto e che continueremo a chiedere è che i lavori vengano terminati prima del trasferimento dei Lavoratori.
Lo stato di agitazione nel frattempo continua finché dalle belle parole non si sarà passati ai fatti concreti.
Ultima considerazione: il problema che stiamo affrontando e che stiamo cercando di risolvere riguarda la SALUTE dei colleghi e NON lo spacchettamento in due sedi della RTS.
Non siamo MAI stati d’accordo con tale spacchettamento ma non mischiamo le problematiche, per due motivi Fondamentali:
- Non prendere in giro i colleghi con false lotte;
- Non perdere di credibilità come Lavoratori e come Loro Rappresentanti.
Buttare Tutto in “caciara” non porta nulla di buono nelle tasche dei Lavoratori ma, forse in altre tasche sì.
La lotta contro lo spacchettamento andava fatta nei tempi e nei luoghi giusti, farla ora, nascondendosi dietro al problema Amianto, non porta a nulla se non rischiare di indebolire le giuste rivendicazioni sulla tutela della nostra Salute e dell’utenza alla quale prestiamo la nostra attività.
Walter Marusic
Coordinamento nazionale MEF