“Sarà cura dei Vertici di ogni singola amministrazione di adeguare tempestivamente le proprie disposizioni interne per rendere concreta e immediatamente applicata la presente direttiva”.
Chiaramente questa sollecitazione del Ministro non vale per il MEF, visto il silenzio assordante fin qui prodotto dalla nostra Amministrazione, silenzio che non poteva che generare confusione, stress nonché richieste di intervento.
Adeguare tempestivamente non vuol dire, almeno secondo noi, prorogare ulteriormente lo status quo, anche se a questo punto pare inevitabile, ma vuol dire affrontare la problematica e porvi rimedio in maniera stabile e duratura.
Tempestivamente vuol dire che non da domani ma dal 31 dicembre si sarebbe dovuto emanare delle direttive/circolari a tutti gli Uffici, di recepimento della Direttiva a firma del Ministro Zangrillo.
Dare certezze ai lavoratori in generale, e ancor di più a tutte/i quei colleghi che già si trovano a dover affrontare situazioni di criticità dirette o indirette che siano, dovrebbe essere al primo posto per qualsivoglia Datore di lavoro, anche al MEF!
Spiegateci “tempestivamente”: cosa comporterà, ad esempio la deroga al criterio della prevalenza dello svolgimento della prestazione lavorativa in presenza; se sarà o meno eliminato ogni tipo di coinvolgimento del “medico competente”; che tipo di documentazione andrà presentata e a chi; se andranno o meno riproposte nuove istanze e quant’altro.
La fase emergenziale sarà anche superata, ma quando supereremo la farraginosità mentale, di parte della classe dirigenziale, nei confronti di uno strumento come lo smartworking?
Confintesa FP sollecita quindi un rapido intervento degli Uffici competenti affinché vengano diramate indicazioni chiare ed esaustive onde evitare confusione e disparità di trattamento.
Roma, 09/01/2024
Il Coordinatore Nazionale
Walter Marusic