RTS ROMA: IL CIELO IN UNA STANZA!

Che un’Amministrazione si preoccupi dei propri dipendenti ci sembra il minimo, soprattutto viste le tantissime attività poste in essere, in tal senso, e chiamate con i nominativi più svariati: Benessere Organizzativo, Armonizzazione tempi casa-lavoro, Lavoro Agile e via discorrendo.

Che alle belle parole e/o intenzioni non seguano i fatti è altra cosa, ed ancor meno comprensibile è quando sia proprio l’Amministrazione a mettere in difficoltà i propri dipendenti.

Stiamo parlando, ancora una volta, dei colleghi della RTS di Roma e delle nefaste conseguenze venutesi a creare dallo spostamento di sede e dallo “spacchettamento” in due sedi distanti logisticamente tra di loro.

Tralasciamo, per “pietas Cristiana”, tutte le criticità, già più volte segnalate, e concentriamoci sul problema stra-noto del front-office, che è allestito presso la sede di Via Pigafetta, ma molto del personale ad esso adibito si trova in servizio nella sede di Piazza Mastai.

Tradotto: il personale, ormai da mesi, si trova costretto ad un pellegrinaggio tra le due sedi al fine di garantire il front-office e tale “ardita” soluzione ha costretto tra l’altro i colleghi a variare l’orario di flessibilità legata alla pausa pranzo, a spostarsi da una sede all’altra con qualsiasi condizione climatica, e, spesso e volentieri, a pesanti attese per l’arrivo della navetta messa a disposizione.

Ci manca solo che debbano pagare il costo del tragitto ed avremmo chiuso il cerchio!

Senza parlare poi della collocazione delle pratiche, che si utilizzano al front-office in questione, conservate un po’ qua e un po’ là.

Tutto questo, chiaramente, sulle spalle dei colleghi che hanno subito senza colpo ferire! In fondo è merito loro se si è affrontato il problema amianto nella sede di Piazza Mastai, ed è sempre grazie a loro se l’attività della Ragioneria della Capitale è proseguita senza grossi problemi, assorbendo Loro le lamentele, più che giustificate, degli utenti.

Di tutto questo, e di tanto altro, ne abbiamo parlato e scritto alla precedente classe Dirigente della nostra Amministrazione, che ha saputo ascoltare sì, ma senza intervenire concretamente.

Abbiamo riproposto le problematiche, che oltre ai colleghi direttamente interessati, espongono l’intera nostra Amministrazione a magre figure all’esterno, al nuovo Capo Dipartimento che, seppur da poco insediato e con diversi “dossier” aperti sul proprio tavolo, ha compreso la portata di quanto da noi lamentato.

L’intervento del Consigliere Catalano, infatti, non si è limitato all’ascolto delle problematiche da noi rappresentate ma, essendo la sede di piazza Mastai di proprietà dell’Agenzia delle Dogane, si è concretizzato attraverso l’immediata richiesta al Direttore dell’Agenzia della concessione di almeno una stanza, presso la sede di Piazza Mastai, da allestire come front-office in aggiunta a quello già presente in Via Pigafetta.

Confintesa FP non ha mai reputato impossibile risolvere questa problematica, che si trascina da troppo tempo, vedremo se i fatti ci daranno ragione.

Senza urla, senza proclami roboanti, diffide, messe in mora e quant’altro, azioni quest’ultime forse adatte più ad attirare consensi/iscrizioni che a risolvere problemi.

Niente niente, vuoi vedere che anche per la perequazione delle indennità MEF……

Aspettiamo i risultati del nostro lavoro, pronti a nuove azioni nel caso servissero, nella speranza che “qualcosa di nuovo” si possa concretizzare all’interno della nostra Amministrazione.

Vi terremo informati.

                                                                                         Coordinatore Nazionale MEF

                                                                                                     Walter Marusic

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