Coronavirus: Emergenza si, Emergenza no!

  

 

Siamo perfettamente a conoscenza della situazione Emergenziale in corso nel nostro Paese, e non solo nel nostro, facciamo però fatica a comprendere come si possa combattere tale emergenza attraverso l’utilizzo di “strumenti” ordinari.
Il MEF, ad esempio, allo stato attuale sta concentrando le proprie attenzioni verso la sede centrale di via XX Settembre, in considerazione del fatto che accoglie circa 3000 persone.

Attenzione che avrebbe prodotto una Determina di modifica dell’orario di servizio e di lavoro per gli Uffici centrali di via XX Settembre.
Tali modifiche comporterebbero una programmazione plurisettimanale di 33 ore lavorative comprese di pausa su cinque giorni ed in due articolazioni orarie così articolate:
a) Dal lunedì al venerdì, per 6 ore e 36 minuti dalle 08.00 alle 14.36;
b) Dal lunedì al venerdì, per 6 ore e 36 minuti dalle 13.00 alle 19.36;
c) La flessibilità in entrata è posta nell’arco temporale che va dalle ore 7.00 alle 8.30 per l’articolazione antimeridiana e dalle 12.30 alle 13.00 per l’articolazione pomeridiana.
Le ore settimanali non lavorate dovranno essere recuperate, tenendo conto delle esigenze organizzative dell’Ufficio, secondo modalità da concordarsi con il dirigente di ciascuna unità organizzativa.

Come Confintesa F.P. reputiamo irricevibile tale Determina.
Se l’obiettivo è quello di ridurre al massimo l’espansione del Virus, evitando lo spostamento di migliaia di persone e il loro concentrarsi nei posti di lavoro, reputiamo che ci siano due attivitá da mettere in atto il prima possibile:
– Concessione del Congedo parentale retribuito per tutti i genitori di figli in età scolastica, da mantenersi fino alla riapertura delle scuole;
– Allargamento al massimo possibile del lavoro agile così come previsto nel DPCM del 4/3/2020.
Questo chiediamo sia messo in pratica nel minor tempo possibile!
Se parliamo di Emergenza, e così è, riteniamo opportuno che entrambe le parti in causa, Amministrazione e dipendenti, si assumano la propria parte di onere, cosa che non ritroviamo nelle azioni poste in essere attraverso la suddetta Determina: Obbligo di prestare la propria attività su turni, senza il riconoscimento di alcuna indennità; obbligo recupero delle ore non lavorate anche se attribuibili a propria decisione; stravolgimento della vita familiare; nessuna ricaduta sull’Amministrazione.
L’adozione di questa articolazione oraria comporterebbe, tra l’altro, che dalle ore 13.00 alle ore 14.36 ci sia la contemporanea presenza dei colleghi dei due turni.
Altra problematica è, secondo noi, l’aver lasciato alla discrezionalità dei dirigenti l’attuazione di tale turnazione in considerazione delle notevoli discriminanti da prendere in considerazione (figli a carico, pendolarismo, problematiche di salute proprie o di familiari, problematiche di parcheggio visto che chi effettua il turno dalle 13.00 rischia di trovare il parcheggio occupato dai colleghi del turno della mattina che termina, lo ricordiamo alle 14.36).
Riteniamo che le Emergenze si superino tutti insieme, anche con azioni “incisive” che sicuramente tenderanno a creare problemi, come ogni cambiamento genera, ma cerchiamo per lo meno di distribuire equamente l’onere di tali scelte.
Il MEF individui i servizi minimi fondamentali, allarghi al massimo il lavoro agile e conceda il congedo parentale retribuito ai genitori di figli in età scolastica fino alla riapertura delle scuole.

 Immagina, puoi!

 

Roma, 06/03/2020 
                                                                Il  Coordinatore Nazionale

                                                                        (Walter Marusic)
 
 

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