Comma 685: Legge di Bilancio 2018!


Si è tenuto mercoledì scorso il previsto incontro con il Capo Dipartimento, avente all’ordine del giorno la bozza di D.M. attuativo del comma 685 della legge di Bilancio 2018.

Diciamo subito che di tutta questa storia non ci piace né lo strumento utilizzato (emendamento alla Legge di Bilancio) né il fine ultimo: considerato che si sono trovate risorse aggiuntive per il personale del MEF, sarebbe stato più equo distribuirle ai lavoratori attraverso l’istituzione di una serie di Indennità calate sulla situazione reale del personale del MEF stesso.

Una fotografia quindi delle attività pre-legislativa, di chi offre più o meno la propria disponibilità ma soprattutto dei carichi di lavoro e delle effettive responsabilità ricoperte.

Ma, ai nostri vertici, queste cose interessano poco, hanno preferito buttare una bella bistecca nella gabbia e lasciare che i colleghi si scannassero tra loro per addentarla.

Non si gestisce così un Ministero, non si gestiscono così i lavoratori, non può essere la disponibilità ad effettuare un orario disagevole l’unica discriminate per individuare i destinatari di tali risorse, tante risorse!

 Ricordiamo che il comma 685 prevede una doppia maggiorazione, cumulabile tra loro, dell’indennità di Amministrazione, attualmente in godimento, così distribuite:

  • Una maggiorazione di circa il 73% dell’indennità di Amministrazione, prevista per tutto il personale delle Aree, per quegli Uffici individuati attraverso la lettura della declaratoria delle competenze assegnate;

  • Una seconda maggiorazione di identica percentuale circa il 73% dell’indennità di Amministrazione a quel personale delle Aree, individuato dai vari Capo Dipartimenti, che garantisce l’elevato livello di disponibilità in termini di reperibilità e presenza in ufficio in orari disagevoli.

Alcune domande ci sono sorte spontanee:

Come si calcola e verifica il livello di “disponibilità” di reperibilità?

Verrà effettuato un interpello tra il personale? Basterà dare la propria disponibilità ad essere reperibile per guadagnarsi la seconda maggiorazione? E se ci saranno più colleghi, dello stesso Ufficio, a candidarsi in base a quale criterio si sceglierà?

Come verranno valutati quei colleghi/e che prestano l’attività con dedizione e responsabilità ma che per varie problematiche (pensiamo a chi ha figli piccoli o a chi fa il pendolare), non possono garantire la presenza oltre un certo orario?

Era proprio necessario riconoscere la maggiorazione dell’11%, della retribuzione di posizione di parte variabile, legata alla reperibilità anche ai Dirigenti, che tra l’altro non hanno neanche l’obbligo della timbratura?

Vista la consistente sperequazione che si sta per mettere in atto, non ci meraviglieremmo se verranno inoltrate molte domande di trasferimento verso, magari, la stanza accanto dove si ha la possibilità di essere meglio retribuiti.

Di domande ne avremmo altre e se un provvedimento ne fa nascere così tante, forse qualcosa di sbagliato è stato fatto.

Purtroppo la Nostra Amministrazione è più concentrata a far firmare il Decreto il prima possibile che a cercare di modificarlo.

Vi terremo informati.

 

Walter Marusic

Coordinatore Nazionale MEF

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